He estado pensando mucho cómo definir en un sola palabra Gran Canaria, consideraba los diferentes aspectos de esta isla, pero iban muchas, demasiados, luego me sentí llamar un otra vez con esto título “mi niña”. Y así decidí llamar a Gran Canaria, “mi niña”. Cuando llegué aquí inmediatamente observé el uso habitual de esta expresión y para habitual me refiero a 10 personas sobre 10 pero no conocidos y amigos, “mi niña” te lo dije la cajera cuando te da el talón, el conductor sobre la guagua, el vecino de casa.
Así te adaptas muy rápidamente a esta amabilidad lancé al azar derribando esa pared informal, dándote la impresión de un ambiente formal. Realmente la isla es una poco una niña, aun así, autentica y genuina. Me perdí en sus múltiples facetas, en su diversidad territorial, el rocoso norte donde el océano con su fuerza arremete contra la costa, las piscinas naturales y las playas negras con pueblos blancos en contrae. El interior con monumento naturales, con el verde de los bosques que se fusiona con el azul del cielo y magníficas vistas te hacen sentir en el centro del mundo. Parar en pequeños pueblos y disfrutar la paz y la tranquilidad y a la vez vivir la vida nocturna y rumorosa de Las Palmas de Gran Canaria, o simplemente pasear por todas las calles del centro histórico y hacer un poco como Cristoforo Colobombo , o Cristóbal Colón, en el descubrimiento de América. Y el calor del sur, donde tu puedes mirar el océano entrar a las dunas o darte un baño en una de las tantas playas con agua cristalina, las familias de vacaciones y la Navidad en la playa con 25 grados.
Luego tenemos San Mateo, un pequeño pueblo en el interior de la isla. Aquel pueblo ahora está en mi corazón. Allí me recibieron por mis prácticas de empresa y me han trasmitido el amor para esta tierra. Cada ocasión es un pretexto para hacer fiesta. Todos los fines de semana su Mercado se vuelve en un punto de encuentro. Imaginate la atmósfera, una plaza donde la gente baila, el Mercado con su colores, el olor del maíz o millo en el fuego, el calor latino. Cada persona te regala cualquier cosa de sí misma: una sonrisa, una charla, un fruto para probarlo. Hay un encanto que te envuelve. Al final mis compañeros, los concejales y el alcalde. Gente maravillosa que me hace sentir una de ellos; la niña italiana que hay cuidar. Gente simple, que trabaja duro y con pasión para mejorar el lugar donde orgullosamente viven. A menudo los canarios me hacen una pregunta “¿qué es lo que más prefieres de Gran Canaria? Y mi respuesta es siempre la misma: “la gente”, su modo de ser, de vivir y esa es, según yo misma, la esencia de esta isla. Me iré con la piel morena, mucho gofio en la maleta y ganas de volver. Gracias a todos por la experiencia. Gracias Gran Canaria, San Mateo y Antonio, Jésica, Damián, Davinia, Lumi, Yure, Miguel y Joaquín.
Un gracias especial va para:
Antonio, el alcalde, que me permitió estar en el Ayuntamiento. Un hombre muy normal, siempre con la sonrisa y agradable, nunca me olvidaré de la fiesta juntos en Teror donde me hizo sentir parte del Ayuntamiento.
Mis guapísimas compañeras: Lumi, Yure y Davi . Gracias por todos los desayunos y vuestra dulzura, como la de una mamá. Sois buena gente que se compromete en su trabajo y que siempre se apoya, un equipo perfecto.
Miguel y Joaquín: Gracias sobre todo por vuestra disponibilidad y vuestra mesa de trabajo.
Damián: Tú has sido un compañero perfecto, me condujiste en todo el camino. Me incluiste en todo tu trabajo, no como una becaria y sí como una compañera. Dejándome en el punto de información para hacerme probar la experiencia de manera completa. Un chico que ama su trabajo, siempre disponible y amable y la cosa mas preciosa que me le regalaste fue tu tiempo. Gracias.
Y al final, Jésica, una fuerza de la naturaleza, una mujer fuerte y dinámica, un ejemplo para mí, pero sobre todo, una persona estupenda, gracias a ti he vivido esta experiencia. Me has transmitido el amor por Gran Canaria, te ocupaste de mí como una amiga, una hermana. Tu esencia me ha llenado en los días pasados juntas. Hablando de todo e imaginando unas vacaciones juntas en Sicilia. Gracias por todos los paseos, esos momentos. Los tours turísticos, la vuelta en avión. Tú has estado súper, tú eres súper. Guapa por fuera y sobre todo por dentro.
Ho pensato a lungo come definire con una sola parola Gran Canaria, consideravo i diversi volti di quest’isola, ma erano tanti, troppi, poi mi sentii chiamare un’altra volta con questo appellativo: “me niña”, ovvero in italiano: “bambina mia” ed è così che decisi di designare Gran Canaria: “me niña”. Quando arrivai qui subito notai l’uso consueto di questo nomignolo, e per consueto intendo 10 persone su 10, ma non conoscenti o amici, “me niña” te lo dice la cassiera quando ti da lo scontrino, l’autista quando sali sull’autobus, il vicino di casa appena conosciuto. Così ti adatti velocemente a questa gentilezza buttata a casaccio, abbattendo subito quel muro formale, dandoti l’impressione di un ambiente familiare. Effettivamente “la isla” è un po’ una bambina, ancora così autentica e genuina. Mi sono persa nelle sue mille sfumature, nella sua diversitá territoriale. Il roccioso nord dove l’oceano con la sua forza si scaglia contro, le piscine naturali e le spiagge nere con paesini Bianchi in contrasto . l’Entroterra con monumenti naturali, con il verde dei boschi che si fonde con l’azzurro del cielo, viste mozzafiato che ti fanno sentire al centro del mondo. Fermarsi nei piccoli paesini e godersi la pace e la tranquillità e viceversa andare in Città come Las Palmas dove vivere la vivace e rumorosa vita notturna o semplicemente imboccare tutte le stradine del centro storico e sentirci un po’ come Colombo alla scoperta dell’America. e il caldo sud, dove puoi guardare l’oceano tra le dune del deserto, o fare sosta nelle mille spiaggie con l’acqua cristallina, le famiglie in vacanza…il natale in spiaggia con i suoi 25 gradi. Poi c’è San Mateo, un piccolo paesino nell’entroterra, ecco quel paesino li adesso è un pezzetto di me. Sono stata accolta per il mio tirocinio e mi hanno trasmesso l’amore per questa terra. Ogni occasione é un pretesto per far festa, pensate che tutti i weekend il loro mercato diventa un punto di incontro. Immaginate l’atsmosfera: una piazzetta dove tutte le domeniche si balla, il mercato con i suoi colori, l’odore nelle pannocchie sul fuoco , il calore latino. Ogni persona ti regala qualcosa di se, un sorriso, una chiacchierata, un frutto esotico da farti assaggiare, c’è un fascino che non può non avvolgerti.
E poi infine i miei colleghi, i consigliere e il sindaco, persone fantastiche che mi hanno fatto sentire ancora una volta una di loro, la piccola italiana un pò da accudire. Gente semplice, che lavora sodo e con passione per migliore il luogo dove orgogliosamente vivono ed eloggiano. Spesso i canari mi pongono una domanda: “ qual’è la cosa che piu`ti piace di qui?” e la mia risposta è sempre la stessa: “la gente”il loro modo di vivere, il loro modo di essere è proprio questo secodo me l’essenza di questa terra. Vado via con con la pelle “morena” , una confezione di gofio nella valigia e la voglia di ritornare. Grazie Gran Canaria, Grazie San Mateo, Grazie Antonio, Jessica, Damiano, Lumi, Yure, Juanin y Miguel per questa esperienza, la più significativa nella mia vita. Hasta luego muchachos!!
Un ringraziamento speciale va:
Ad Antonio, che mi ha permesso di stare qui con voi, inzcialmente ne ho avuto quasi il timore, alto e poi il sindaco, ma invece una persona alla mano, sempre sorridente e gentile. Non dimenticheró mai la festa fatta insieme e Teror, dove mi hai fatto sentire ancora una volta parte dell’ayuntamiento.
Le mie tre belle colleghe, Lumi, davi, Yure, grazie per le infinite colazioni, per le risate, per la vostra dolcezza e pazienza nel rispondere alle mie domande, siete davvero delle belle persone che si impegnano in quello che fanno e si aiutano a vicenda. Non dimenticherò mai il vostro modo di chiudere una telefonata: vengaaa, buena, mucha gracias, hasta luego!!
Hombres: miguel e Juan grazie anche a voi…miguel scusami per averti rubato la scrivania per tre mesi, grazie!!
Damiano; sei stato un collega meraviglioso, mi hai guidato in tutto il percorso con entusiasmo, proponendomi ogni giorno nuove attività da svolgere, includendomi nelle visite guidate, non come una tirocinante ma una vera e propia collega, lasciandomi al punto di informazione per farmi provare l’esperienza lavorativa in maniera completa. Un ragazzo che ama il suo lavoro, sempre disponibile e gentile e oltre agli orecchini tipici mi hai regalato il tuo tempo. Grazie di cuore.
E infine Jessica. una forza della natura, una donna dinámica e forte, un esempio da seguire, ma soprattutto una persona meravigliosa. Grazie a te ho vissuto questa esperienza. Mi sei stata vicina e ti sei presa cura di me come una sorella, un’amica, la tua grinta mi ha contaggiato nelle giornate passate insieme, parlando di tutto, e immagiando una vacanza insieme in Sicilia, non smetterò mai di dirti grazie per tutti questi momenti, i giri turistici, le passeggiate, i pranzi il giro sull’aereo. Sei stata super, sei bella fuori ma soprattutto dentro. Sono sicura che ci rivredemo ormai siamo sorelle.
Grazie ancora a tutti. vi voglio bene